BIBLIOTECA E

ARCHIVIO STORICO

DELLA COLLANA “GALERATE”

Casella di testo:             Collana Galerate
                   Nuovi Studi Storici
                                      “Libri da collezione”

Una città, come del resto ogni persona, altro non è se non la sua storia.

Delle nostre città parlano ancora le poche “pietre” rimaste: raccontano vicende originali e particolari, che attendono solo di essere riscoperte.

Per questo scopo un gruppo di appassionati di storia locale, nel 1987, ha dato vita alla Collana “Galerate  -  Nuovi Studi Storici” con l’intento di dare rinnovata linfa a una “pianta” che rischiava di inaridire.

L’entusiasmo profuso in questa impresa ha portato alla pubblicazione di numerosi libri riguardanti non solo la storia della città dei due galli, ma anche quella dei paesi del circondario.

L’accoglienza del pubblico è stata calorosa, risvegliando in molti la memoria storica, raccolta e registrata nell’Archivio della Collana, diventato immediata fonte di notizie per studenti ed istituzioni.

Si forniscono, inoltre, consigli ed informazioni a ricercatori ed appassionati di storia locale e si è in grado, ove occorrono approfondimenti o lavori di maggiore estensione, di indicare professionisti ed esperti a cui rivolgersi.

Libri E Penne - GIFMANIA

A quanto sembra, e in parte è vero, passati i sessanta anni la memoria diventa un brutto cliente.

Sempre in agguato, dietro un nome, una fotografia, una notizia. Come altre città in Italia, Gallarate ha amalgamato al pari di queste, tanti e diversi destini.

Ma, ecco l'interrogativo: come intervenire per salvare la storia spicciola del vecchio Borgo? Succede già con i propri libri:

ci si chiede che fine faranno quando non ci saremo più.

Come sottolineato la soluzione sarebbe quella di mettere a disposizione, magari recuperando in città vecchi locali, una sede che si potrebbe chiamare "Il sogno di Gallarate".

Sito, non elettronico sia chiaro, dedicato alle piccole e grandi memorie, comprese quelle personali di ciascun gallaratese così vocato, onde, ora e nel divenire, fruire di testimonianze. E pure di lasciarne.

C'è chi lo fa a cielo aperto: in una zona, per esempio, di Central Park, vicino allo zoo, ogni panchina espone le targhette degli abitanti di New York, desiderosi di fissare un piccolo ricordo di sé.

In continuazione il passato di Gallarate, con la sua importante storia, si infila come un possente respiro nel presente. Consolidando la memoria, perché questa si rivela poi essere tempo, patrimonio collettivo.

Però, per non disperderlo, occorrerebbe ormai e davvero uno spazio strutturale al di là di quelli istituzionali e associativi, anche perché quello intimo potrebbe alla lunga non bastare più.

Potrebbe venire un giorno in cui i refoli di Zefiro, le pagine della storia, trovino sigillate, per cause di forza maggiore, porte e finestre del cuore e del pensiero.

Allora il vecchio Borgo finirebbe, inesorabilmente, con l'addormentarsi, consumandosi sotto il lichene dei ricordi, finché non sarebbe pietra sbrecciata, polvere.

D'altra parte capita alle cose, capita a noi, volendo potrebbe non succedere alla nostra storia. E' al di qua della "soglia" che l'impronta della vita quotidiana sbiadisce e le stanze diventano sempre più segrete, private, estranee all'incedere del tempo.

Ma, allora, giova ricordare quanto scriveva, nel "De Oratore", Cicerone: "La storia è testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita, nunzia dell'antichità." Insomma, patrimonio da non disperdere, con la speranza che a lungo ancora, tante "pagine" possano trovare infiniti spazi nel, questo l'augurio, sempre più grande libro dedicato a Gallarate.

Elio Bertozzi